Edward Bach era dotato di una sensibilità straordinaria
e amava camminare fin da bambino nella natura, nei boschi e nei parchi.
Prima di scoprire le proprietà benefiche di un certo fiore, cadeva nello stato d’animo negativo e soffriva di disturbi molto forti. Allora girovagava per prati e viottoli fino a quando trovava o era indotto a trovare il fiore che gli avrebbe restituito pace e serenità e che avrebbe eliminato nel giro di breve tempo i suoi disturbi.
Toccava con la mano o semplicemente metteva i petali del fiore in bocca per provare prima su di sé gli effetti e in questo modo scoprì i 38 fiori per combattere i 38 stati d’animo negativi in cui l’uomo può ritrovarsi.
A parte tre eccezioni, si trattava di semplici piante selvatiche, non tossiche, che crescono dovunque in campagna e delle quali preferì utilizzare soltanto l’infiorescenza, perché cresce al di fuori della terra, a contatto con l’aria e la luce del sole e contiene tutto il potenziale della pianta, il seme embrionale che continuerà la vita della pianta.
“E conserviamo sempre nel nostro cuore la gioia e la gratitudine, perché il Grande Creatore di tutte le cose, nel suo Amore per noi, ha posto nei campi le erbe che ci guariscono.”
Edward Bach
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