“Non si può essere liberi se non si è indipendenti; quindi, al fine di raggiungere l’indipendenza, le manifestazioni attive della libertà personale debbono essere guidate fin dalla primissima infanzia. Dal momento in cui vengono svezzati, i piccoli si mettono in cammino lungo la rischiosa via dell’indipendenza.” Maria Montessori
La Sindrome del Nido Vuoto
rappresenta un momento particolare nella vita di un genitore.
E’ una sensazione di solitudine e tristezza, che i genitori avvertono quando un figlio decide di “spiccare il volo” per lasciare la casa di famiglia, quando prende coraggio e inizia ad assaporare la propria indipendenza.
Il fatto che i figli se ne vadano è un processo naturale, tuttavia i genitori possono sentirsi abbandonati e tristi.
La cosa più importante dovrebbe essere invece quella di lasciar crescere i figli, aiutarli e godere con loro di questa nuova fase, evitando di invadere la loro nuova famiglia o la loro nuova vita con visite e chiamate continue.
Così la relazione con loro si svilupperà,
verrà vissuta in modo diverso e diventerà un nuovo episodio della vita.
Un mix di Fiori di Bach adatti alla situazione possono aiutare il genitore a raggiungere la serenità necessaria a lasciar “spiccare il volo” al proprio figlio.
Qualche suggerimento dal Practitioner:
se ci sente messo da parte, superato, offeso.
per il dolore causato dalla separazione.
per la nostalgia.
se non si riesce a tagliare il cordone ombelicale.
per facilitare il cambiamento e abituarsi alla nuova situazione.
“I vostri figli non sono figli vostri… sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita. Nascono per mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.” Kahlil Gibran
There are 2 comments.
Non avendo figli non saprei, senz’altro ho sentito la lontananza e la mancanza della mia famiglia trasferendomi a Milano. Quindi l’ho vissuta da figlia e non da mamma questa sensazione di nido vuoto.
Ormai sono diversi anni che le mie figlie hanno lasciato il nido(giustamente) ma il vuoto c’è!