“Scrivo perché non so cosa penso finchè non leggo cosa dico.”
Flannery O’Connor
Moltissime persone sono convinte di non essere creative
e che la fantasia sia un talento accessibile solo a pochi.
“Quando iniziamo, nella vita, guardiamo la realtà con stupore, ma non è lo stupore intelligente dei mistici: è lo stupore senza forma del bambino. Poi lo stupore muore e viene sostituito dalla noia, man mano che sviluppiamo il linguaggio, le parole e i concetti. Poi, forse, se siamo fortunati, torneremo di nuovo allo stupore.”
Anthony De Mello
Da bambini la creatività è un’attività come un’altra
e con disinvoltura abbiamo tutti riempito fogli e quaderni con disegni e ghirigori,
creando liberamente senza paura del giudizio o di fare confronti,
per il puro piacere di giocare e di divertirci.
“Il rischio del continuo confronto è di non avere mai una percezione reale di noi stessi,
come se ci truccassimo e vestissimo a occhi chiusi,
o se lasciassimo decidere agli altri chi siamo.”
Elena Benvenuti e Laura Cigolini Gulesu
Crescendo,
per il peso delle responsabilità
e per la paura di non fare bella figura
molti di noi si sono convinti di non essere creativi,
di non essere più capaci
o di non avere energie per sperimentare nuove esperienze creative.
“Riversavo il mio cuore nel diario, e la mente si acquietava.”
Rupi Kaur
Un esercizio per liberare la creatività è la scrittura libera,
definita anche “flusso di coscienza”.
Senza preoccuparsi della qualità di quello che si scrive,
senza ragionare o rimuginare,
senza inibizioni e senza fare paragoni con gli altri,
si può esercitare la propria parte creativa trasferendo sulla carta i pensieri in tempo reale.
“La creatività va ben oltre la tela e il diario. E’ creativa anche la danza. Pulire casa, scrivere una tesina, riordinare il guardaroba, cucinare, curare il giardino e curiosare in una biblioteca. Tutti noi possiamo essere creativi in tutto ciò che ci pare.”
Rupi Kaur
L’essere umano è creativo per sua natura
e in ognuno di noi c’è un bambino, una bambina,
che ha bisogno di far giocare la propria parte creativa.
Ognuno di noi è unico
e non c’è nessuno al mondo con cui ci si possiamo paragonarci.
Quello che ci definisce è la nostra voce, la nostra creatività
e il modo in cui la usiamo.
“La poesia è la lingua dell’emotività umana.
Le nostre vite sono poesia. E l’atto conclusivo è scriverla.”
Rupi Kaur
Larch
Questo rimedio ridona la fiducia a chi non ha sufficiente autostima, è convinto in cuor suo di essere destinato a fallire e non osa nemmeno tentare. In questo modo si lascia sfuggire preziose opportunità che la vita gli offre.
Larch sviluppa la capacità di agire senza preoccuparsi dell’esito, poiché si è in grado di prendere l’iniziativa ed accettare eventuali rischi.
Larch
“Per coloro che si considerano meno abili o capaci degli altri, che si aspettano di fallire nei loro intenti, che pensano non otterranno mai un successo e così non rischiano mai né fanno abbastanza sforzi per riuscire nella vita.”
Edward Bach
“Paragonare è una malattia, una delle più grandi.
Sin dal principio ci insegnano a fare confronti.
Sin dall’inizio ci dicono di paragonarci agli altri. È la malattia più grave; è come un cancro che distrugge la tua anima. Ogni individuo è unico, i confronti non sono possibili. Io sono me stesso e tu sei te stesso.
Non c’è nessuno al mondo con cui ci si possa paragonare. Paragoni forse una margherita con una rosa? Non lo fai. Paragoni un mango con una mela? Non lo fai. Sai che sono diversi e il confronto non è possibile.”
Osho
“Perdonate quanto potete, dimenticate un poco e create molto.”
Clarissa Pinkola Estés
“Siete prigionieri dei vostri concetti? Volete scappare dalla vostra prigione? Allora guardate, osservate, trascorrete ore ad osservare. A guardare cosa? Qualsiasi cosa. Il viso delle persone, la forma degli alberi, un uccello in volo, un mucchio di pietre, l’erba che cresce. Entrate in contatto con le cose, guardatele.”
Anthony De Mello
“All’ispirazione è concesso di fare ciò che vuole
e non deve rendere conto a nessuno.”
Elisabeth Gilbert
“Che cosa sono i fiori?
non senti in loro come una vittoria?
la forza di chi torna
da un altro mondo e canta
la visione. L’aver visto qualcosa
che trasforma
per vicinanza, per adesione a una legge
che si impara cantando, si impara profumando.
Che cosa sono i fiori se non qualcosa d’amore
che da sotto la terra viene
fino alla mia mano
a fare la festa generosa.
Che cosa sono i fiori se non
leggere ombre a dire
che la bellezza non si incatena
ma viene gratis e poi scema, sfuma
e poi ritorna quando le pare.
Chi li ha pensati i fiori,
prima, prima dei fiori.”
Mariangela Gualtieri
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