Evitare il pericolo

“Non siamo abituati a vivere in situazioni in cui le probabilità cambiano rapidamente. “
Sonia Bishop

La sopravvivenza umana dipende da sempre dalla paura, essenziale per reagire immediatamente di fronte a una minaccia.

Il panico si innesca quando il nostro cervello si trova ad affrontare situazioni ignote che fanno paura e va in corto circuito.

“Il panico nasce quando la parte più razionale del nostro cervello viene sopraffatta dalle emozioni. La paura è così intensa che l’amigdala prende il sopravvento ed entra in gioco l’adrenalina.”

Karestan Koenen

Quando entriamo in contatto con situazioni minacciose e pericolose di cui non abbiamo esperienza o di cui non esiste un modello di comportamento non possiamo seguire modelli che ci aiutino a gestire la minaccia.

In presenza di un pericolo il nostro istinto di sopravvivenza reagisce, la paura ci mette in allerta e ci mantiene attivi.

“La facilità di simulare il possibile scenario a quel punto sovrasta la nostra capacità di calcolare le probabilità.”

Sonia Bishop 

Negli animali i meccanismi della paura si attivano in presenza di un pericolo reale, mentre negli esseri umani anche i pericoli immaginari innescano il circuito della paura e mantengono il corpo in allerta, provocando tutte le reazioni fisiche che dovrebbero garantire la fuga.

Lo spreco fisiologico e psichico è alto.

“I pericoli immaginari generano uno spreco fisiologico e psichico a causa delle associazioni incoscienti che rafforziamo se le realizziamo con frequenza.

Robert Sapolsky

Nei momenti di incertezza non sempre gli esseri umani sono capaci di valutare il rischio e spesso sbagliano sopravvalutandolo o sottovalutandolo.

Quando entriamo in contatto con troppe informazioni su una notizia di cronaca tendiamo a sopravvalutare i rischi e non riusciamo a essere obiettivi.
In questi mesi abbiamo visto ondate di acquisti di massa generati dal panico in cui gli scaffali dei negozi venivano svuotati così velocemente che non c’era il tempo di rifornirli.

“Queste reazioni estreme sono dovute al fatto che le persone sono convinte che la loro sopravvivenza sia a rischio e sentono il bisogno di fare qualcosa per credere di avere la situazione sotto controllo.”

Karestan Koenen

La paura ci protegge, ma dobbiamo usare le nostre capacità per identificare quando si riferisce a un pericolo reale o quando la minaccia del pericolo è un prodotto della nostra immaginazione.

“La sicurezza è perlopiù una superstizione. Non esiste in natura, né i cuccioli di uomo riescono a provarla. Evitare il pericolo non è più sicuro, sul lungo periodo, che esservi esposti apertamente. O la vita è una avventura da vivere audacemente, oppure è niente.“

Helen Keller

ASPEN

è il rimedio per l’inspiegabile apprensione o premonizione di “qualcosa” di incombente.
Aspen aiuta le persone che vivono questo stato a comprendere il senso delle proprie paure e a considerarle nella giusta prospettiva.

ASPEN

“Paure vaghe, sconosciute, per le quali non si sa dare alcuna spiegazione, né una ragione. Eppure il paziente può essere spaventato dalla sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile, ma non sa che cosa. Queste paure vaghe, inspiegabili possono tormentare di notte o di giorno. Chi ne soffre spesso prova timore a parlare agli altri del proprio turbamento.”

Edward Bach

 
“Il panico si innesca quando la amigdala, il centro delle emozioni, esige che ci sottraiamo subito al pericolo… senza dare importanza a come lo facciamo.”

Karestan Koenen

 “Il panico più che essere antisociale è un comportamento non sociale. La disintegrazione delle norme sociali a volte porta allo sgretolamento dei legami primari di gruppo più solidi.”

Enrico Quarantelli

 “Uno non dovrebbe mai voltare le spalle a un pericolo minacciato e cercare di fuggire da esso. Se lo fai, raddoppi il pericolo, ma se lo affronti tempestivamente e senza batter ciglio, ridurrai il rischio della metà.”

Winston Churchill

“I  pescatori sanno che il mare è pericoloso e la tempesta terribile, ma non hanno mai trovato questi pericoli una ragione sufficiente per restare a riva.”

Vincent Van Gogh

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