“Se lo studio delle piante mi purifica l’anima, è abbastanza per me;
non voglio affatto altra medicina”.
Jean-Jacques Rousseau
Narra la leggenda che Dian Cecht, il dio irlandese della medicina, aveva gettato dentro una fonte tutti i fiori e le piante medicinali per poter ottenere un rimedio universale, capace di guarire ogni male.
Edward Bach grazie alla sua straordinaria intuizione e rivisitando questo antico mito celtico aveva ottenuto così le essenze dei suoi fiori e aveva scoperto che:
“Certi fiori, cespugli e alberi di ordine superiore, che crescono allo stato selvatico hanno, grazie alla frequenza elevata della loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre e di inondare la nostra personalità di virtù di cui abbiamo bisogno e di purificare così le carenze caratteriali che sono all’origine delle nostre sofferenze.”
Ognuno dei 38 Fiori di Bach riequilibra un particolare stato emozionale.
Il potenziale della pianta più elevato e ricco di energia è racchiuso nel fiore, soprattutto nello stadio della sua piena fioritura.
Il fiore da sempre è stato considerato dall’uomo simbolo di bellezza e di sviluppo delle facoltà superiore, come il fiore di loto nella filosofia indiana o la rosa per i Rosacroce.
Per i maestri tibetani anche oggi sussiste un collegamento diretto tra l’inconscio dell’uomo, il suo mondo emozionale e il regno vegetale e Jung definiva le piante come l’essenza della luce e il fiore il simbolo dell’Io spirituale.
“Un fiore è breve, ma la gioia che dona in un minuto è una di quelle cose che non hanno un inizio o una fine.”
Paul Claudel
A tutti noi è capitato di fermarci a osservare un roseto e incantarci davanti alla capacità della natura di concepire fiori e foglie, che nessuna matita sarebbe in grado di progettare con la stessa perfezione.
Fondamentale è l’emozione che nasce nello scoprire la bellezza.
è il Fiore di Bach per chi tende a sognare a occhi aperti e a fuggire lontano col pensiero.
Il rimedio aiuta chi è distratto o manca di concentrazione e li aiuta a godere anche nel momento presente.
La descrizione del Dr Bach: “Coloro che sono sognatori, assonnati, non completamente svegli e senza grandi stimoli nella vita. Persone tranquille, non realmente felici delle circostanze in cui si trovano, vivono più nel futuro che nel presente e nella speranza di tempi migliori, quando i loro ideali potranno realizzarsi. Nella malattia non fanno grandi sforzi per stare meglio e in certi casi possono persino desiderare la morte, nella speranza di tempi migliori, o forse per incontrare una persona amata che hanno perso.”
“Riusciamo a immaginare che cosa sarebbe l’umanità se non avesse conosciuto i fiori?” Maurice Maeterlinck
“I fiori sanno ridere, i fiori sanno sorridere, i fiori sanno anche assumere un’aria triste, giungendo persino alla disperazione – ma nessun fiore sa piangere. La natura è totalmente stoica; per questo ci offre il più sublime esempio di coraggio ed è la nostra maggiore consolatrice.” Malcolm de Chazal
“I fiori hanno una espressione del volto, come gli uomini o gli animali. Alcuni sembrano sorridere; altri hanno un’espressione triste; alcuni sono pensierosi e diffidenti; altri ancora sono semplici, onesti e retti, come il girasole dalla faccia larga e la malvarosa.”
Henry Ward Beecher
“Quando una rosa sboccia, sboccia spontaneamente, per la gioia di essere bella, di avere un buon profumo, di esprimere tutta la sua gioia di vivere, e non fa alcun calcolo, non ne trae alcun profitto: sboccia spontaneamente per la gioia di esistere e di vivere. Prendete invece un essere umano: salvo pochissime eccezioni, non appena la sua mente è attiva, egli cerca di trarre vantaggio dalla sua bellezza e dalla sua abilità; vuole che queste gli procurino qualcosa: o l’ammirazione della gente, o addirittura certe cose ancora più meschine. Dal punto di vista psichico, la rosa è quindi superiore agli esseri umani.
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