“Puoi sempre contare su di me.”
Ogni bambino dovrebbe avere almeno un adulto, che gli dice queste parole.” E.Rossini – E.Urso
La dipendenza con il genitore, nel suo processo sano, cessa gradualmente e si trasforma in autonomia quando il figlio diventa affettivamente maturo e solo se i suoi bisogni affettivi, materiali, di sostegno o difesa sono stati soddisfatti.
In caso contrario, in tutte quelle situazioni in cui i genitori sono stati assenti o abbandonici proprio nelle fasi più delicate, il bambino sviluppa la convinzione sbagliata di non essere adeguato, di non meritare amore. Per sostenere la propria autostima ha bisogno di continue conferme e attenzioni
Molti sono i comportamenti acquisiti nell’infanzia, che sviluppano una dinamica dipendente, come nel caso di quei bambini eccessivamente responsabilizzati: sentendosi abbandonati a se stessi cresce in loro il bisogno delle stesse cure e attenzioni, che devono invece dare ad altri (fratelli più piccoli, malati ecc.).
Chi dipende affettivamente sviluppa sentimenti ed emozioni contrastanti nei quali la paura è la sensazione dominante: paura di perdere l’altro, di cambiare, di separarsi, di rimanere da soli, di essere se stessi.
La paura dell’abbandono, già sperimentata nel vissuto infantile, viene scongiurata in molti modi, ad esempio prendendosi il carico delle responsabilità altrui, facendo il lavoro per l’altro, arrivando ad accettare anche soprusi e maltrattamenti.
“Il compito dei genitori è un servizio divino e deve essere rispettato quanto e forse più di ogni altra funzione da svolgere alla quale potremmo essere chiamati.”
Edward Bach
I Fiori di Bach sono un valido aiuto per aiutare i bambini e adolescenti cresciuti in situazioni difficili. Le combinazioni per una miscela adatta sono moltissime ed è necessario un colloquio per individuare i Fiori più adatti. Alcuni suggerimenti del Practitioner:
Centaury è il rimedio per i soggetti sensibili, che temono di non essere accettati, di essere abbandonati, rimproverati, respinti e per questo motivo rinunciano a se stessi per assecondare gli altri.
adatto a chi è depresso, scoraggiato e pessimista e manca di fiducia.
per il bambino bisognoso, che parla continuamente e richiede incessantemente ascolto e attenzioni.
il fiore di chi si sente inferiore, ha una bassa autostima, è passivo e si sente impotente.
per tutte le paure della vita quotidiana.
per chi sviluppa un eccessivo senso del dovere.
per chi si colpevolizza continuamente, molto frequente nelle dipendenze affettive.
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