“Ciò che va bene per un gattino non funziona con un leone.”
Christel Petitcollin
La vita ci chiede frequentemente
di anteporre le esigenze degli altri alle nostre
e così ci abituiamo nel tempo a dispensare
la nostra gentilezza a tutti in modalità automatica.
“Immagina una lupa che insegna ai suoi cuccioli
a ‘essere gentili’ di fronte a un furetto arrabbiato
o a un astuto serpente a sonagli.”
Clarissa Pinkola Estés
I confini personali sono fondamentali per il benessere psicofisico.
Per mantenere sani confini relazionali
è necessario coltivare per prima cosa il rispetto verso di sè,
indispensabile per promuovere relazioni più sane ed equilibrate.
“Sono gli altri che ci condannano al loro egoismo
se accettiamo il loro tempo.
La cura consiste nella restituzione
e nella riconquista del nostro tempo.”
Carl Gustav Jung
Per iniziare a stabilire sani confini con gli altri la prima domanda da porsi
è se la nostra gentilezza si è trasformata in sottomissione e stupidità
e in quali circostanze è collegata in realtà con la paura del confronto e dei conflitti.
E’ soprattutto importante domandarsi se tutte le persone meritano la nostra gentilezza.
“La gentilezza è una forma di eleganza, la migliore che io conosca.
E c’è ancora gente che la confonde con la debolezza.”
Roberto Rigoni
Stabilire i giusti limiti non è egoismo,
è un atto di profonda cura e protezione verso noi stessi.
Si può iniziare individuando ciò che ci fa sentire a disagio
o che ci stanca particolarmente
e successivamente esprimendo i nostri bisogni
in modo chiaro, diretto e rispettoso.
“Nessuno può farti star male senza il tuo permesso.”
Paolo Borzacchiello
La sfida è valutare cosa funziona e cosa non funziona nella nostra vita,
perché la mancanza di chiarezza all’interno delle relazioni può prosciugare la nostra energia.
Imparare a dire “MI SPIACE, PROPRIO NON POSSO”
è l’inizio dell’affermazione di sé.
E’ un modo chiaro e assertivo di comunicare le proprie esigenze,
con sincerità e apertura, per tutelare la pace interiore.
“E’ terribile dover indurire il proprio cuore!
Eppure prima o poi bisognerà fissare dei limiti alla vostra gentilezza.”
Christel Petitcollin
Le persone intorno a noi devono meritarsi la nostra gentilezza.
Arriva presto o tardi i il momento di abbandonare la modalità di gentilezza automatica
e passare a quella manuale.
E’ un processo di crescita e l’inizio di un viaggio
che ci riconnette alla nostra autenticità.
“E’ solo quando tentiamo di controllare e dominare qualcuno che siamo egoisti.
Però il mondo prova a dirci che l’egoismo è seguire i nostri veri desideri;
questo è perché il mondo vuole farci schiavi,
poiché è veramente solo quando possiamo renderci conto
del nostro vero essere e restare liberi
che possiamo essere utilizzati per il beneficio dell’umanità.”
Edward Bach
Centaury
La persona Centaury è buona, gentile ed estremamente ansiosa di servire gli altri.
Non sa dire di “no” e per questo motivo diventa troppo servizievole ed influenzabile.
A volte la sua disponibilità è data per scontata al punto che gli altri tendono ad abusare della sua buona indole.
“Il rimedio non viene dato per fare di Centaury una persona diversa, rimarrà sempre gentile e disponibile, ma saprà porre un giusto limite alla propria sensibilità e rifiutare di farsi assoggettare.”
Stefan Ball
Centaury
“Persone gentili, quiete, miti, estremamente ansiose di servire gli altri.
Chiedono troppo alle proprie energie nel loro intento.
Il loro desiderio cresce al punto
da rendersi più servitori che non volonterosi aiutanti.
La loro natura gentile li conduce a compiere più di quanto non competa loro,
e ciò facendo rischiano di trascurare la propria particolare missione di vita.”
Edward Bach – I dodici guaritori e altri rimedi, Edizione definitiva 1941
“L’addestramento precoce ad ‘essere gentili’
fa sì che le donne non seguano le loro intuizioni.
In realtà viene loro insegnato a sottomettersi al predatore.
Immagina una lupa che insegna ai suoi cuccioli a ‘essere gentili’
di fronte a un furetto arrabbiato o a un astuto serpente a sonagli.
Finché una donna crede di essere impotente
e/o è addestrata a non registrare consapevolmente ciò che sa essere vero,
gli impulsi femminili e i doni della sua psiche continuano a essere uccisi”.
Clarissa Pinkola Estés
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