“Non essere più angosciato, tu l’hai già perduto”. Ronald Barthes
I termini personalità abbandonica, soggetto abbandonico in psicologia indicano tutti quei soggetti che non riescono a superare il trauma dell’abbandono e lo rivivono in ogni rapporto, anche senza motivo, sentendosi sempre soli.
Ciò è dovuto principalmente al rapporto con la madre, che fin dai primi mesi di vita ha prodotto un abbandono fisico o verbale ( “vorrei che non fossi nato” “non vorrei dovermi occupare di te”).
I sentimenti di odio, aggressività, invidia nell’età adulta, scaturiscono da questa prima esperienza.
“La differenza tra una madre buona e una cattiva non sta nel commettere errori, ma in ciò che si fa degli errori commessi.” D.W. Winnicott
Nei primi mesi di vita, il bambino sperimenta che la dipendenza dalla madre può essere fonte di dolore quando le sue aspettative non sono soddisfatte.
La costante sensazione di non essere amato può portare problemi nella vita affettiva e anche da adulto continuerà a sentirsi indegno di amore, tenderà a vedersi abbandonato in ogni atto che ricorda l’abbandono primario.
“Mentre tu dormi non so se mi ami, mi sei vicino ma anche così distante.” J. Prevert
I soggetti abbandonici vivono dunque immersi in una sofferenza oceanica, che non perdona, e possono amare ferocemente o odiare altrettanto ferocemente.
“Tradita, abbandonata, sì. Una ferita che sanguina troppo.” Simone de Beauvoir
Spesso nella loro infanzia non hanno conosciuto il vero amore oppure sono stati costretti troppo presto a dare molto di più dei loro coetanei, sacrificando le esigenze proprie dell’infanzia, senza ricevere in cambio riconoscimenti e conferme sufficienti.
“La paura clinica del crollo è la paura di un crollo che è già stato subìto e ci sono dei momenti in cui un paziente avrebbe bisogno gli si dicesse che il crollo, la cui paura mina la sua vita, è già avvenuto“. D.W.Winnicott
Chicory Il fiore dell’Amore altruistico.
I caratteri Chicory vegliano come una chioccia sui bisogni, i desideri e l’evoluzione dei familiari e degli amici. Si aspettano però riconoscenza quando fanno qualcosa nell’interesse degli altri, anche se non è stato richiesto, e si offendono per l’ingratitudine altrui.
Dietro ogni stato Chicory c’è un vuoto interiore e la sensazione di non essere mai stati amati veramente. Spesso il motivo risiede nell’infanzia in cui sono stati costretti a ricercare l’amore per via indiretta. Soggetti a un impegno superiore alle loro forze, senza ricevere in cambio riconoscimenti e conferme sufficienti.
Il rimedio aiuta a dare spontaneamente, senza aspettarsi contropartite. Nello stato Chicory positivo la grande energia materna, l’archetipo della madre universale, si può esprimere positivamente e ci si dedica agli altri creando un ambiente fatto di calore, cordialità, sicurezza nel quale gli altri si sentono protetti.
Edward Bach scriveva: “Hai la sensazione, anziché aiutare molti, di restare ancorato a pochi, per cui la tua capacità di fare e di donare risulta limitata rispetto alle tue aspirazioni? Allora la bella cicoria azzurra che cresce nei campi di grano può contribuire alla tua libertà.”
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