Intelligenza intuitiva

“Si dovrebbe, fin dall’inizio insegnare al ragazzo l’indipendenza, l’individualità e la libertà ed incitarlo sempre ad agire e pensare da solo. Il controllo paterno dovrebbe cedere progressivamente a misura che si sviluppi nel figlio la capacità di dirigersi da solo, ed in seguito nessuna soggezione o falsa idea del dovere verso i genitori dovrebbero ostacolare le direttive dell’animo dei ragazzi.”

Edward Bach

L’intuizione è quel tipo di conoscenza immediata,

che non si ottiene con il ragionamento o con la conoscenza.

Quando da bambini ci è stato chiesto cosa volessimo diventare da grandi, sicuramente senza esitazione abbiamo risposto quale era il lavoro o la cosa che ci piaceva di più.

Purtroppo crescendo c’è poi sembrato giusto chiedere consiglio agli adulti e ascoltare i suggerimenti di persone che avevano più esperienza di noi. Molto spesso questi consigli ci hanno fatto cambiare strada e da grandi ci siamo ritrovati molto lontano, rispetto alla persona che avevamo sognato di essere.

“La nostra anima (la piccola voce tranquilla, la voce di Dio stesso) ci parla tramite la nostra intuizione, i nostri istinti, i nostri ideali, i nostri gusti comuni, in modo da renderci facile, individualmente, l’ascolto.”
Edward Bach

L’intuito stimola la libertà di rimanere in linea con il nostro vero e profondo senso della vita,

con il focus della nostra vita.

Seguire l’intuito regala la libertà di essere se stessi, permette di seguire ciò che sentiamo veramente e di distinguerci dagli altri, senza l’aiuto del pensiero logico-razionale o dei consigli delle altre persone.

“Nessun marinaio consulta un libro per saper affrontare un oceano in tempesta, ma si lascia trasportare dall’intuito, da quella voce interiore che sa leggere i pericoli e prevedere la rotta, la migliore strategia.”

Howard Gardner
 

L’intelligenza intuitiva ci permette di seguire i consigli della nostra anima e di agire in accordo con i nostri valori e le nostre emozioni,  di agire secondo la nostra essenza.

Avere un’intuizione significa far emergere qualcosa che è già dentro di noi e che la nostra anima già conosce.

Possiamo scoprire il linguaggio dell’anima solo se rimaniamo ricettivi rispetto al nostro mondo interiore, per esprimere finalmente il codice unico della nostra anima in modo pieno, libero e profondo.

 

“La ghianda, trasportata a centinaia di miglia dal suo albero madre, sa, senza alcun insegnamento come diventare una quercia perfetta. Il pesce del mare e di fiume depone le sue uova e nuota ininterrottamente. Lo stesso vale per la rana. Il serpente depone le uova nella sabbia, e si mette in viaggio; eppure sia nelle uova del pesce, che nelle uova del serpente, sta tutta la conoscenza necessaria al piccolo per diventare perfetto quanto i suoi genitori.”

Edward Bach

Cerato
 

Cerato è il rimedio che ci sostiene nell’entrare in contatto con noi stessi e facilitare la nostra intuizione, per comprendere e mantenere il nostro focus nella vita, ed è utile a chi dubita della propria capacità intuitiva.

Le persone nello stato Cerato riescono a decidere ma mancano di fiducia nella propria intuizione e cercano rassicurazione negli altri: chiedono consiglio agli amici e ne vengono confusi o fuorviati, seguendo spesso indicazioni sbagliate.
Cerato aiuta a ristabilire la fiducia in sé stessi ed essere così più sicuri del proprio giudizio.

Cerato – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Cerato

“Per coloro che non hanno sufficiente fiducia in sé stessi per prendere le proprie decisioni. Chiedono costantemente consiglio agli altri e ne vengono spesso fuorviati.”

Edward Bach


“Se tornate indietro a prima dell’avvento della struttura gerarchica, vi accorgerete che ogni tradizione spirituale e religiosa insegnava che tutta la saggezza, tutte le risposte, e le chiavi della vita e del paradiso, risiedono dentro di noi.”

Sandra Ingerman

“Se ti svegli la mattina e la prima cosa che ti viene in mente è quella di cantare, allora ragazza devi diventare una cantante.”

Dal film “Sister Act II”

 “Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”

William Butler Yeats

“Mai vidi una brughiera —
mai vidi il mare —
eppure so che aspetto ha l’erica
e che cos’è un’onda —
 
Con Dio non ho mai parlato
nè visitato il Cielo —
eppure certa sono del luogo come
se il biglietto avessi già consegnato.”
Emily Dickindon

 Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente
a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare
che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlare con i medici d’altro.
Preferisco le vecchie illustrazione a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie
al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi,
da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti
che non mi promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori a fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari, perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa
che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccare ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco prendere in considerazione perfino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.
 
Wislawa Szymborska
 

Photo Credits: Unsplash

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