“La scontentezza e l’instabilità nella vita della volontà
provengono dal desiderio di cose
della cui realizzazione non ci formiamo un chiaro concetto.”
Rudolf Steiner
E’ sempre la conclusione o la comprensione di una situazione,
che fa nascere un’impressione gradevole o sgradevole.
Le impressioni che ci fanno male generano a loro volta reazioni negative emotive e fisiche.
“L’uomo sereno assapora l’esistenza.
Invece il collerico reagisce, perde il timone del suo stato d’animo,
perde il lume degli occhi e si lascia trascinare dai processi psico-biologici.
La sua vita è sofferenza.”
Osho Rajneesh
In presenza di un’emozione si produce necessariamente uno stato di agitazione interiore,
che ha ripercussioni sull’organismo, esternamente o internamente.
L’emozione della collera è paragonabile a un fuoco che brucia,
ma se trattenuta è simile a braci ardenti che prima o poi
provocheranno una serie di sensazioni fisiche brucianti.
“Essenziale è accorgersi e osservare con cura le proprie esperienze.
Altrimenti si passa attraverso le esperienze con un viandante assorto nei propri pensieri, il quale non vede gli alberi che fiancheggiano la strada, sebbene li vedrebbe certamente se dirigesse verso di loro lo sguardo con attenzione.”
Rudolf Steiner
Chi si sforza di portare calma e ordine nella sua vita,
ha bisogno di una distaccata auto-osservazione,
per considerare le situazioni con stessa serenità con cui considera quelle di un estraneo
e osservare come dall’esterno la propria vita giornaliera.
Pensando a ritroso e facendo scorrere nella mente
le immagini delle esperienze vissute nella giornata,
si pensa correttamente e si mettono in ordine gli eventi della vita,
per comprendere il loro intimo valore e significato.
“L’errore, il male, il brutto non devono mai impedire all’anima
di riconoscere il vero, il buono e il bello ovunque si trovi.
Non bisogna confondere questa positività con la mancanza di critica,
con la volontà di chiudere gli occhi al male e al mediocre,
ma il male non deve impedirci di vedere il bene,
né l’errore di scoprire la verità.”
Rudolf Steiner
Minori sono le aspettative e minore è il rischio di rimanere delusi.
Un buon numero di delusioni e frustrazioni provengono dalle nostre aspettative.
Per il bisogno di sentirci amati e apprezzati creiamo aspettative
nei confronti di persone spesso incapaci di vedere oltre il proprio ego.
“Il migliore rimedio contro la frustrazione e la collera sta nel rispettare se stessi,
nel sapere tracciare i propri limiti, nell’osare esprimere ciò che sentiamo
piuttosto che volere controllare gli altri e le situazioni.”
Claudia Rainville
E’ necessario incaricarsi personalmente della propria felicità invece di aspettarla dagli altri.
Se riprendiamo le redini della nostra felicità sentiamo un enorme benessere.
Piuttosto che essere un vaso vuoto che aspetta di essere riempito dagli altri,
diventiamo una coppa ricolma e appagata,
prendendo le distanze da ciò che gli altri possono aggiungere alla nostra vita.
“Ogni soffio d’aria, ogni foglia d’albero, ogni balbettio infantile ci può insegnare qualcosa,
purchè si osservi da un punto di vista nuovo.”
Rudolf Steiner
Cherry Plum
E’ indicato per la terribile paura di perdere il controllo: paura di impazzire, di fare qualcosa fuori dalla norma, qualcosa di irrazionale, come una spinta irrefrenabile di fare del male a se stessi o agli altri. La persona può essere spaventata all’idea di rimanere sola oppure di stare in mezzo agli altri per la paura di perdere la ragione o avere un attacco di nervi.
Cherry Plum aiuta a trovare la pace e la ragionevolezza nonostante i pensieri esasperati, restituendo così la calma e la ragione.
Cherry Plum
“Paura di avere la mente sovraffaticata, di perdere la ragione, di fare cose spaventose e terribili che non si vogliono fare e che si sa sono sbagliate, ma che tuttavia tornano alla mente con l’impulso di farle.”
Edward Bach – I Dodici Guaritori e altri rimedi
“Avere cura della propria rabbia è avere cura di sé.”
Raffaele Morelli
“Le persone controllate sono sempre ansiose,
perché in profondità si cela ancora il tormento.”
Osho
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