“Il ritorno si trova al centro della concezione ebraica del cammino dell’uomo: ha il potere di rinnovare l’uomo dall’interno e di trasformarlo. Ritorno significa qualcosa di molto più grande di pentimento e penitenze; significa che l’uomo, che si è smarrito nel caos dell’egoismo, trova attraverso una virata di tutto il suo essere, un cammino verso Dio, cioè il cammino verso l’adempimento del compito particolare al quale Dio ha destinato proprio lui, quest’uomo particolare. Il pentimento allora è semplicemente l’impulso che fa scattare questa virata attiva; ma chi insiste a tormentarsi sul pentimento, chi fustiga il proprio spirito continuando a pensare all’insufficienza delle proprie opere di penitenza, costui toglie alla virata il meglio delle sue energie.” Martin Buber
Il corso di una vita non si presenta mai come un cammino diritto, assomiglia più a un labirinto con vicoli ciechi e sentieri che si aprono solo passandovi. La vita ci impone sempre un certo grado di “fuori rotta” e non esiste una mappa per navigare.
I sensi di colpa non servono, al contrario intossicano e indeboliscono.
Dopo aver commesso un errore meglio comprendere l’effetto della causa che abbiamo generato e porvi rimedio. Quando per un nostro vantaggio abbiamo danneggiato qualcun altro il senso di colpa può esser utile per farci comprendere che avremmo potuto essere migliori.
A volte ci sentiamo in colpa anche solo per effetto di false credenze o se ci siamo dedicati ai nostri bisogni, se abbiamo goduto una giornata di relax o fatto qualcosa che ci ha dato gioia.
Se prendi qualcosa dalla terra, devi piantare qualcos’altro
Quando comprendiamo che commettere errori fa parte del naturale processo di evoluzione riusciamo a perdonarci e diventerà più facile comprendere e perdonare anche gli errori altrui.
“Chi parla sempre di un male che ha commesso e vi pensa sempre, non cessa di pensare a quanto di volgare egli ha commesso, costui non potrà certo fare ritorno, perché il suo spirito si fa rozzo, il suo cuore si indurisce e facilmente l’afflizione si impadronisce di lui. Per quanto tu rimesti il fango, fango resta. Peccatore o non peccatore cosa ci guadagna il cielo? Nel tempo che passo a rivangare posso invece infilare perle per la gioia del cielo! Perciò sta scritto: ‘Allontanati dal male e fa’ il bene, volta completamente le spalle al male, non ci ripensare e fa’ il bene.” Rabbi di Gher
“Ogni persona è in evoluzione e l’evoluzione implica impegno, tempo ed errori.” MCKS
“Nel mio cuore mi perdono, mi perdono e lascio andare ogni emozione negativa, mi perdono e lascio andare i sensi di colpa e i rimorsi, consento alla Pace di entrare nel mio cuore. Sento l’Energia della Pace che entra in me, circola in tutto il corpo, in tutti i corpi sottili, mi pervade interamente. Io irradio Pace.” Loretta Zanuccoli
Pine é il Fiore dell’Accettazione di se stessi.
E’ indicato per chi tende a svalutarsi a causa di sensi di colpa ingiustificati. Queste persone pur ottenendo ottimi risultati non sono del tutto soddisfatti di se stessi e si rimproverano di non essersi dati ancora più da fare. Si attribuiscono spesso la colpa degli errori altrui, nella convinzione di essere responsabili. Il rimedio libera dai sensi di colpa ingiustificati e aiuta ad accettarsi con le proprie debolezze.
There are 4 comments.
le.tue riflessioni. ..sempre molto vere!!! fai vivere i nostri cuori..
In reply to Romina
Siamo tutti in cammino… e prima o poi cadiamo nei sensi di colpa… l’importante è la virata nelle azioni positive
Provvidenziale…maga M…..:-)
In reply to Ami
….grazie…e ora pronta a virare!!