“Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo.”
Robert Louis Stevenson
Il viaggio non è un’attività razionale, è cibo per l’anima.
Viaggiare è registrato nel nostro inconscio, nel nostro DNA, perché i nostri lontani antenati hanno vissuto come cacciatori-raccoglitori nomadi.
Questo tipo di vita era una necessità, ci si poteva unire ad altri gruppi per evitare conflitti oppure semplicemente per cambiare contesto sociale.
“Viaggiare è vivere.”
Hans Christian Andersen
Siamo una specie adattabile, che può sicuramente tollerare brevi periodi di sedentarietà forzata, ma purtroppo in questo ultimo anno i viaggiatori hanno vissuto con grande sofferenza, limitati fra quattro mura senza nemmeno la possibilità di fantasticare e di immaginare luoghi lontani.
Speranza e fiducia
sono qualità che risiedono nella natura del viaggio.
Il viaggio implica un pensiero positivo, perché ci vuole immaginazione e fiducia per salire su un aereo diretto verso una terra lontana. Il viaggio è una delle attività che intraprendiamo senza conoscerne l’esito e godendo dell’incertezza.
I viaggi sono qualcosa di essenziale, quanto i libri e gli abbracci. In questo momento storico siamo costretti alla sedentarietà, stretti tra il ricordo dei luoghi dove siamo stati e il desiderio di ricominciare a viaggiare.
“La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.”
Fernando Pessoa
L’esperienza positiva del viaggio non è nella meta, ma nel percorso, nell’incontrare un nuovo modo di vedere le cose.
Viaggiare è una necessità, apre il cuore e la mente, migliora la capacità di immaginazione.
Proiettarsi nel futuro può essere fonte di gioia. Progettare un viaggio è altrettanto divertente quanto viaggiare e l’aspettativa del viaggio è già di per sé gratificante.
“Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.”
Rosa Luxembourg
Molte persone dopo tanta sedentarietà si sentono demotivate e scoraggiate, sono affamate del nutrimento che è venuto a mancare in questo ultimo anno.
Non manca solo il poter viaggiare, ma soprattutto il non poter pensare ai viaggi, non sapere quando arriverà il momento in cui tutto sarà finito e sarà possibile muoversi in libertà.
Viaggiare per molti di noi era diventata una cosa scontata, un privilegio a cui eravamo abituati e siamo certi che dopo la lunga attesa potremo viverlo davvero come un grande dono.
There are 4 comments.
Incredibile articolo, mi piace un sacco questo sito. Vi leggo da circa un anno e mi fate davvero tanta compagnia. Grazie❤️
In reply to Lucilla
Grazie Lucilla per l’apprezzamento! Uno stimolo importante per proseguire….. appuntamento a domenica!
Viaggiatori viaggianti….
In reply to Franz
🙂