Repressione paradossale

 

“Non scegliamo mai le nostre ossessioni, sono le ossessioni a scegliere noi.”

John Irving

La tendenza delle persone ossessive è quella di avere il controllo di sé, del proprio pensiero, della propria vita e a volte anche di quella degli altri.

“Non sono i pensieri in sé a rendermi schiavo, ma il mio attaccamento ad essi.” 

Jeanne de Salzmann

Le persone ossessive sentono di dover pianificare la propria vita nei minimi dettagli, devono organizzare il proprio tempo e non possono mai lasciarsi andare o avere spazi per sé.

Più la persona cerca di avere questo controllo e paradossalmente più lo perde, perché subentrano ansia, paura, preoccupazione e la sensazione di dovere mantenere una vigilanza costante.

 

“L’eccesso di controllo ci fa perdere il controllo.”

Chiara Ratto

Esistono varie trappole in cui la persona incorre quando ha delle ossessioni. Si mettono in atto dei meccanismi di protezione e di difesa nei confronti delle difficoltà, che la maggior parte delle volte non risolvono il problema ma rischiano di farlo peggiorare. La soluzione principale adottata è proprio leccesso di controllo, che fa perdere il controllo.

 

“Il controllo del pensiero è assolutamente fallimentare, è come cercare di scacciare un’ombra. Il cercare di non pensare, diventa in realtà il pensare ancora di più a quel qualcosa che ritorna sempre in mente.”

Chiara Ratto

Quando la persona ossessiva è tormentata dalla paura di fare qualcosa di tremendo e impulsivo, involontario e fuori dal proprio controllo, può aggiungere come meccanismo in risposta la “repressione paradossale”, per cercare di controllare il proprio pensiero e cercare di scacciare questi pensieri “brutti e cattivi”.

 

“Una delle caratteristiche delle persone ossessive è l’intelligenza, che se non è ben orientata porta all’ossessione. Sono persone molto razionali, molto intelligenti, con una condotta molto irreprensibile e sono molto esigenti nei confronti di sé stessi e degli altri. La tendenza è quella di mantenere sempre tutto sotto controllo e sotto vigilanza, niente può essere lasciato al caso.”

Chiara Ratto

Un altro tentativo di controllo è l’evitamento di tutte le situazioni che potrebbero innescare pensieri e paure brutte e irrazionali. Ogni evitamento conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo. Per esempio si evita di trovarsi soli in presenza di persone che scatenano forti emozioni di rabbia, per la paura di perdere il controllo all’improvviso e commettere qualche azione impulsiva.

 

“Il dubbio è il trampolino di lancio del pensiero creativo, ma al tempo stesso è la molla del pensiero ossessivo.”

Giorgio Nardone

 Un’altra soluzione ossessiva è il dubbio, avere il dubbio che possano succedere un giorno cose terribili. Questi dubbi diventano dei labirinti all’interno dei quali la persona si perde e cerca di dare delle risposte nel continuo ragionamento, ma il risultato è solo l’incremento del dubbio e delle ossessioni.

 

“Il rischio è la psico-soluzione. Il rischio fa parte della vita, prendere delle decisioni, fare delle scelte comporta sempre un rischio.”

Giorgio Nardone

 Tutto ciò che esce dalle proprie abitudini genera l’ansia della perdita di controllo. Se l’ossessivo imparasse a rischiare e ad affrontare le cose in maniera diversa e a godersi la vita con più leggerezza, potrebbe scoprire che le cose non solo non vanno male ma forse addirittura meglio e scoprirebbe delle risorse che altrimenti non avrebbe modo di scoprire.

 “È solo la consapevolezza delle nostre risorse a renderci calmi e capaci di vivere serenamente.”

Giorgio Nardone

 

Image courtesy of The Bach Centre

Cherry Plum

Nello stato negativo Cherry Plum la mente è sotto grande tensione e minaccia di cedere. Abbiamo paura di fare qualcosa di folle o fuori dal nostro carattere: colpire i nostri figli, schiaffeggiare il nostro partner, afferrare qualche arma senza fermarci a pensare alle conseguenze. Potremmo ferirci o addirittura toglierci la vita. E ancora, il sentimento prevalente è quello della paura: paura di perdere la ragione, la sanità mentale, noi stessi.  A volte lo stato Cherry Plum arriva all’improvviso, derivante magari da una crisi improvvisa o da un dolore fisico acuto.

Cherry Plum dà alla nostra mente cosciente un maggiore senso di guida e controllo, aiutandoci a rimanere razionali e concentrati qualunque sia la provocazione.  

Cherry plum – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Cherry Plum

“Paura che la mente si sovraccarichi, di perdere la ragione, di fare cose spaventose di cui si temono le conseguenze, cose non volute e che si sanno sbagliate, eppure assale il pensiero e l’impulso di farle.”

Edward Bach

I dodici guaritori e altri rimedi, Edizione definitiva 1941 

  

 “Quanto più desideriamo l’assenza di qualcosa, tanto più tempo passeremo a spiare che quel qualcosa non ci sia più.”

Marco La Torre

“Gli ossessivi sono molto più sensibili della media e proprio per questo entrano più facilmente di altri in labirinti mentali fatti di dubbi, perplessità, risposte e domande dai quali poi faticano ad uscire da soli.”

Marco La Torre

“L’ossessività può avere molte sfumature, può diventare un modo di essere, che però diventa disfunzionale perché la persona non è più libera di essere se stessa e di provare piacere nei confronti della vita.”

Chiara Ratto

«Una vecchia zitella che abita in riva al fiume chiama la polizia per avvertirla che, davanti a casa sua, alcuni ragazzi fanno il bagno nudi. L’ispettore manda sul posto uno dei suoi uomini, che ordina ai ragazzacci di andare a nuotare più in là, dove non ci sono più case. Il giorno seguente la donna telefona di nuovo: i ragazzi si vedono ancora. Il poliziotto torna e li fa allontanare di più. Dopo un po’ l’ispettore è nuovamente chiamato dall’indignata signora, che si lamenta: “Dalla finestra della mia soffitta li posso vedere ancora con il cannocchiale!”.

A questo punto ci si può chiedere: “Cosa farebbe la signora se i ragazzi scomparissero finalmente dalla sua visuale?»

Paul Watzlawick

PHOTO CREDITS: UNSPLASH

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