“Se si combatte contro un difetto se ne accresce la forza, perché la nostra attenzione rimane concentrata su di esso e si instaura un’autentica battaglia. Se si dimentica il difetto e consapevolmente ci si sforza di sviluppare la virtù che lo renderebbe impossibile, allora questa è la vera vittoria.”
Edward Bach
Aspettative prive di fondamento sul funzionamento del corpo portano a interpretare qualsiasi sensazione fisica normale di lieve entità, per esempio un dolore o una contrattura, come un segnale inequivocabile di malattia.
L’ansia per la propria salute, la paura costante di contrarre una malattia oppure che il proprio corpo subisca un deterioramento lungo e progressivo sono alcune delle manifestazioni dell’ipocondria.
“Il dolore mentale è meno drammatico del dolore fisico, ma è più comune e anche più difficile da sopportare. Il tentativo di nascondere i frequenti dolori mentali ne aumenta il peso: è più facile dire “Il mio dente fa male” che dire “Il mio cuore è spezzato”.”
C.S. Lewis
La preoccupazione di avere una malattia spesso occupa uno spazio centrale nella vita di una persona ipocondriaca. Maggiore è la quantità del tempo che si concentra sulla propria salute, maggiori sono le informazioni raccolte e maggiore sarà la preoccupazione.
L’ansia si accentua nelle persone che hanno una bassa soglia del dolore e una bassa tolleranza alle sensazioni fisiche fastidiose.
“Una terapia corretta non richiede trattamenti che privano il paziente del suo senso di responsabilità, ma dovrebbe indicare soltanto le regole da seguire per aiutarlo a superare i suoi errori.”
Edward Bach
Se ascoltiamo troppo i sintomi negativi del corpo finiamo per amplificarli e in molti casi pretendiamo anche che scompaiano il più velocemente possibile. A volte un dolore non passa e nonostante gli esami medici e i farmaci assunti non si hanno risultati positivi.
Evitare di lamentarsi e parlare troppo dei propri sintomi aiuta a distogliere l’attenzione e a dare loro meno energia. E’ consigliabile piuttosto annotarli quando spuntano oppure cercare di circoscrivere questo esercizio in momenti precisi della giornata.
“Il secondo dovere del medico dovrà consistere nel prescrivere presidi terapeutici che aiutino il corpo materiale ad acquistare forza e los spirito a conquistare la pace, ad ampliare i propri orizzonti e aspirare alla pienezza del proprio essere: e dunque a ristabilire la pace e l’armonia in tutta la personalità.”
Edward Bach
Per rimettersi in marcia e uscire dalla situazione di ansia occorre un po’ di coraggio e la decisione di affidarsi a un medico di cui si nutre fiducia, per avere informazioni sicure nel caso si tratti di disturbi seri.
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